Disturbo dell'orgasmo femminile

L'orgasmo femminile è una combinazione di esperienze soggettive e di mutamenti fisiologici nella vagina e nell'area pelvica; si percepisce l'accumularsi di una tensione, una contrazione nell'area genitale e un periodo di elevata eccitazione, seguita da un improvviso sollievo e rilassamento. Fisiologicamente parlando, si susseguono contrazioni ritmiche dell'utero, della vagina e dello sfintere rettale, smorfie del viso, contrazioni dei muscoli addominali e glutei.

Il ritardo o l'assenza di tale evento è considerato un disturbo, in passato denominato "anorgasmia".

Tale condizione nella donna può essere primaria, nel caso non si sia mai raggiunto un orgasmo né da sola o col partner, o secondaria, quando tale situazione si presenti a un certo punto della propria vita sessuale.

A tal proposito, è rilevante sottolineare come molte donne abbiano difficoltà a percepire l'orgasmo coitale in assenza di una specifica stimolazione del clitoride; la dicotomia fra orgasmo coitale e clitorideo non ha senso alcuno, in quanto entrambi sono indotti dalla stimolazione del clitoride. La sola differenza sussiste nel fatto che nella fase del coito, la vagina attraverso le contrazioni si chiude attorno al pene, mentre nella stimolazione clitoridea le contrazioni avvengono nel vuoto.

In generele teorie eziopatogenetiche fanno riferimento a (Master e Johnson, 1970, e Kaplan, 1974),

riconducendo all'origine dell'anorgasmia l'ansia, dovuta inizialmente alla novità o paure sessuali / traumi, oppure a un rapporto non adeguato col partner, al timore di perdere il controllo o altro. A seguito di ciò, nella donna si manifesta un'ansia da prestazione con effetto inibitorio, contribuendo a far perdere la concentrazione sulle proprie sensazioni o focalizzandola in modo disfunzionale.

Fenelli e Lorenzini (1991) sottolineano come le donne anorgasmiche cerchino di sentire quanto più possibile, ponendo un'eccessiva attenzione che potrebbe poi impedire il lasciarsi andare all'immaginazione e alle fantasie. Secondo questi autori, esisterebbero due tipi di donne:

quelle che presentano un plateau prolungato, senza alcun picco orgasmico e quelle che manifestano un'eccitazione rapida, alla quale segue un improvviso calo, riconducibile alla paura di lasciarsi andare. Tuttavia tali ipotesi non sono del tutto esaustive.